Uno degli assiomi più importanti dell’osteopatia è “il movimento è vita”, da questo si evince una profonda correlazione tra lo sport e i principi fondamentali dell’osteopatia. La rilevanza del trattamento osteopatico nello sport ad alto livello è ormai ben consolidata, tanto che sono stati selezionati ben 24 osteopati per far parte del team medico dei giochi olimpici di Londra.

Lo stress meccanico a cui l’atleta è sottoposto è spesso causa di disfunzioni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico che possono portare a lesioni muscolari ricorrenti, impedendo all’atleta di condurre un corretto programma di allenamento. L’osteopata sportivo è particolarmente competente rispetto alla gestualità biomeccanica specifica dello sport analizzato, e in generale alla valutazione strutturale dell’organismo, al fine di individuare la disfunzione somatica che lo perturba.

Il trattamento osteopatico nell’atleta ha una duplice la finalità, in primis quella di rimuovere tutte le disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico presenti, al fine di favorire un ripristino dell’attività metabolica miofasciale, elemento centrale nel processo di cura da un infortunio, ma anche quella di lavorare in ambito preventivo e nell’incremento della performance.