Il reflusso gastro-esofageo (GERD), è una patologia molto comune che comporta la risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago. La sintomatologia riferita dal paziente affetto da GERD prevede bruciore gastrico, rigurgito e acidità. Quando la sintomatologia persiste a lungo, l’acidità derivante dal rigurgito del materiale gastrico può irritare parte delle vie aeree superiori con conseguente tosse cronica, laringite e raucedine.

Il reflusso è associato ad un mal funzionamento del cardias, la valvola tra stomaco ed esofago che ha una specifica meccanica e funzione: si apre per far passare il bolo alimentare dall’esofago allo stomaco per poi, richiudersi immediatamente dopo. Spesso la disfunzione del cardias si accompagna a ernia iatale, una risalita di parte del fondo gastrico nella parete toracica tramite l’orifizio diaframmatico, che alimenta e sostiene la patologia da reflusso.

Il GERD si può presentare in diverse fasi della giornata: durante la notte, al risveglio o dopo i pasti e può esacerbarsi stando sdraiati o con la flessione anteriore del tronco.

Il trattamento osteopatico, nei casi di GERD, può prevedere un approccio meccanico mirato al rilascio del sistema di sostegno del cardias formato dai legamenti tra esofago e diaframma (freno-esofagei) e del pilastro destro del diaframma (laccio di Allison) responsabile della salita e discesa dell’esofago durante gli atti respiratori. Si tende a lavorare sul riequilibrio tra lo sfintere esofageo inferiore (toracico) e superiore (cervicale) e ad utilizzare approcci sul cranio ed il sacro per il sistema nervoso autonomo.